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Formazione

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Tutti gli interventi formativi prevedono la presenza di metodologie attive e sono calibrati su esigenze e desideri dei gruppi e sulle specificità dei vari campi di intervento. Le modalità di formazione possono prevedere la progettazione e conduzione di seminari e workshop, momenti di attività sportiva e di gioco oltre a studi, ricerche e indagini qualitative. Le tematiche dei nostri interventi sono:

Incorpo-Azioni

Corpo

Sulla scia di Michel Foucault anche il sociologo David Armstrong si chiede «qual è la natura del corpo? Il corpo è ciò che si percepisce essere? Potrebbe essere altrimenti se le percezioni fossero differenti?». Per poter rispondere a queste domande è interessante partire dalla stessa nozione di corpo, così come ci è arrivata dalla filosofia cartesiana, delle dicotomie moderne corpo/mente, soggettivo/oggettivo e natura/cultura per arrivare a intenderlo invece come un prodotto e produttore culturale che non può essere sradicato dal suo contesto storico e sociale. Una riflessione che parte dal paradigma dei tre corpi proposto dalle antropologhe Lock e Scheper-Hughes (Corpo individuale, sociale e politico) e arriva al paradigma dell’incorporazione dell’antropologo Thomas Csordas. Quest’ultimo in particolar modo mette in luce la disposizione del corpo a farsi strutturale dai contesti sociali, ma anche la resistenza che questo produce (agency). Un concetto quello dell’incorporazione che riporta al centro soprattutto le pratiche del corpo (o tecniche del corpo), perché è a partire da esse che ci posizioniamo in questo mondo.

Azioni

Le azioni, i gesti, i movimenti così come abbiamo visto precedentemente per il corpo, non sono da intendere come qualcosa di “naturali”, ma come prodotti e produttori di un preciso processo culturale. Come afferma il sociologo Pierre Parlebas «ogni motricità è un’etnomotricità». Nei giochi in particolar modo si evidenzia come questi da una parte siano influenzati esternamente da fattori culturali, e dall’altra e al tempo stesso, evidenziano anche una grande capacità di trasformarli.  Questa seconda parte di formazione si focalizza attraverso la lente prasseologica sul gioco come particolare pratica del corpo. Oltre allo sport verranno prese in esame le principali strutture sociali dei giochi opposizione (dissimmetrici e simmetrici), di cooperazione e paradossali e tutti gli elementi che li compongono.


La “natura” delle differenze: questione di genere nello sport

Le discriminazioni legate al genere sono frequenti nel mondo sportivo, che oltre a disporre e selezionare i corpi che fanno la “differenza” produce anche le categorie dicotomiche nel quale farli rientrare. Che cosa succede quando le diverse competenze fisiche sono categorizzate in base al sesso? Qual è il rapporto tra donne e sport? E tra genere e sport?

A partire da alcuni esempi che riguardano lo sport d’élite, si vuole indagare la “natura” delle differenze e dare una profondità storico/culturale alle distinzioni tra maschi e femmine. In tal modo si vuole evidenziare il peso della componente pregiudiziale e discriminatoria nell’imposizione di alcuni limiti che hanno riguardato le donne nel corso della storia delle competizioni sportive, prime tra tutte le Olimpiadi.

La riflessione continuerà interrogando su come quello che accade nello sport d’élite si ripercuote anche nelle attività sportive quotidiane con particolare riferimento allo sport giovanile e amatoriale per arrivare a ripensare il concetto stesso delle categorizzazioni medico-scientifiche e altre possibili strategie.

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